Un giovane americano di 20 anni affetto da leucemia linfoblastica acuta è morto in seguito a un trattamento basato sulla CAR-T therapy.
Il caso è apparso su Nature Medicine e ha destato scalpore perché nei mesi scorsi si erano decantate le lodi della nuova terapia genica.
«Trattandosi di una cura molto “potente” e aggressiva, sappiamo che può avere complicanze anche molto gravi - spiega Paolo Corradini, presidente della Società italiana di ematologia e direttore della Divisione di Ematologia all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, intervistato dal Corriere della Sera -. Per questo servono centri altamente specializzati nella gestione e non è una terapia che può essere somministrata in tutti gli ospedali. D’altro canto la vicenda di questo ragazzo non deve creare allarmismi ingiustificati e va inquadrata ...
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