Il trapianto di microbiota intestinale offre risultati interessanti nei pazienti colpiti da Clostridium difficile, una delle infezioni più ostiche da affrontare per medici e pazienti.
Uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine da un team del Gemelli di Roma presenta dati in grado di modificare la pratica clinica ospedaliera, come afferma Antonio Gasbarrini, Direttore dell'Area Medicina Interna, Gastroenterologia e Oncologia medica della Fondazione, che ha coordinato il lavoro.
I dati indicano l'aumento della sopravvivenza a lungo termine di oltre un terzo rispetto alla terapia antibiotica classica e il dimezzamento dei giorni di degenza, con relativa diminuzione del rischio di sepsi.
Il Clostridium difficile è in realtà molto comune, tanto che è presente in circa il 30% delle persone. L'infezione si manifesta solo quando il microbiota intestinale è debilitato, ad esempio ...
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