Per i pazienti più anziani affetti da insufficienza renale un rene proveniente da un donatore coetaneo deceduto potrebbe rappresentare una buona soluzione.
Lo spiega uno studio pubblicato sul Journal of American Society of Nephrology da ricercatori tedeschi e canadesi.
John Gill della University of British Columbia ed Elke Schaeffner della Charité University of Medicine di Berlino, coordinatori dello studio, spiegano: “i reni provenienti dalle persone anziane non hanno una longevità sufficiente a garantire una funzione renale prolungata ai pazienti più giovani con una vita ancora lunga davanti, ma servono invece allo scopo nei riceventi con aspettativa di vita più breve. Questi risultati potrebbero anche modificare le attuali politiche di allocazione dei trapiantiâ€.
Di fatto, oggi la maggior parte degli organi provenienti da donatori deceduti oltre i 65 anni viene eliminata. Il ...
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