Alcuni sintomi precoci potrebbero aiutare a individuare il rischio di insorgenza dello scompenso cardiaco. Lo rivela uno studio effettuato su oltre 26.000 pazienti ricoverati per scompenso cardiaco di nuova diagnosi o stabile oppure per broncopneumopatia cronica ostruttiva.
«Il numero di visite ambulatoriali, di ricoveri per altri motivi o la frequenza di accessi al pronto soccorso ha iniziato a salire costantemente durante l'anno precedente, molto più tra le persone che hanno successivamente ricevuto una diagnosi di scompenso cardiaco o Bpco», esordisce Kim Anderson, dell'ospedale Regina Elisabetta II di Halifax, in
Canada, coautrice dell'articolo appena pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology: Heart Failure.
L’aumento delle prestazioni sanitarie si è rivelato molto più evidente nei pazienti con scompenso cardiaco invece che in quelli con Bpco.
«Molti ...
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