Un network sulle atassie pediatriche (AP) che preveda la messa a punto di studi epidemiologici, l’istituzione di un registro di patologia, la caratterizzazione di determinanti genetici e l’implementazione di protocolli per la diagnosi, la gestione, la cura e la riabilitazione nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
Sono questi i punti salienti del progetto di rete "Atassie pediatriche e Salute pubblica", coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e finanziato dal Ministero della Salute che vede coinvolti l’IRCCS Fondazione Santa Lucia con Enza Maria Valente, l’IRCSS Eugenio Medea con Renato Borgatti e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con Enrico Bertini.
«Data l’elevata eterogeneità clinica di queste malattie, ritardi nella diagnosi sono piuttosto comuni - spiega Nicola Vanacore, dell’ISS, coordinatore del progetto -. Ciò succede perché l’utilizzo di algoritmi diagnostici in ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
55691 volte