I raggi X a cui sono esposti i cardiologi interventisti che eseguono coronarografie, studi emodinamici, angioplastiche metterebbero in moto un meccanismo di protezione cellulare contro gli effetti dannosi delle radiazioni stesse. A dimostrarlo, lo studio del Consiglio nazionale delle ricerche pubblicato oggi sulla rivista European Heart Journal, coordinato da Eugenio Picano, direttore dell'Istituto di fisiologia clinica (Ifc-Cnr) di Pisa, con il coinvolgimento dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa-Cnr) di Avellino.
“Il nostro studio ha preso in esame dieci cardiologi interventisti costantemente esposti ai raggi X”, spiega Picano. “Abbiamo constatato che in questi soggetti, esposti a livelli di radiazioni ionizzanti su base annua 2-3 volte superiori a quelli dei radiologi, aumentano sia i livelli di glutatione (maggiore di 1,7 volte), un antiossidante che protegge dal danno ...
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