Il sonno è un elemento imprescindibile dell'esperienza umana. Durante il riposo notturno, infatti, la nostra memoria si consolida e il cervello procede alla catalogazione di nuove connessioni neurali stabili.
Tuttavia, la maniera in cui dormiamo è esemplificativa anche del tipo di intelligenza di cui possiamo disporre. Gli scienziati del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco di Baviera hanno analizzato l'attività cerebrale che si verifica nel corso del passaggio dalla fase 1 alla fase 2, quella del sonno più profondo.
In questo passaggio si registrano sequenze di scariche elettriche chiamate «fusi del sonno», un riferimento alla forma assunta dal tracciato dell'elettroencefalogramma. Si tratta di oscillazioni talamo-corticali che variano per durata e intensità , e giocano un ruolo fondamentale nella plasticità cerebrale.
Secondo i ricercatori guidati dal prof. Martin Dresler, ...
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