Quando l'Alzheimer colpisce prima dei 60 anni la difficoltà di giungere a una diagnosi corretta è molto alta, tanto che in più del 50 per cento dei casi il medico sbaglia. L'errore si verifica soprattutto a causa di sintomi diversi rispetto a quelli registrati normalmente e al fatto che il soggetto non mostra problemi di memoria.
A studiare questi aspetti è una ricerca pubblicata sulla rivista specializzata Neurology che ha preso in esame 40 casi di Alzheimer registrati dall'Università di Barcellona e diagnosticati post mortem grazie ad un'autopsia. Allo stesso tempo, i ricercatori hanno posto sotto esame anche altri fattori come l'età in cui si era manifestata per la prima volta la malattia e la storia familiare dei soggetti. Nel 38 per cento dei casi, i sintomi si discostavano dal normale decorso della malattia, includendo disturbi del comportamento, del linguaggio e della ...
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