Uno studio pubblicato su Circulation ha messo in luce gli effetti di Dabigatran nella pratica clinica del mondo reale. Il farmaco risulta paragonabile a Warfarin nella prevenzione dell'ictus ischemico fra i pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare. Il rischio di emorragia intracranica è minore, mentre lievemente maggiore risulta il rischio di sanguinamento gastrointestinale fra gli anziani.
Il coordinatore della ricerca è Robert Romanelli, che lavora presso il Palo Alto Medical Foundation Research Institute, in California.
Il rischio di ictus è quintuplicato dalla presenza di fibrillazione atriale, per questo Warfarin ha rappresentato per tantissimi anni l'unica risorsa per ridurre la possibilità di eventi cerebrovascolari nei pazienti affetti dalla disfunzione cardiaca.
«L'alternativa a Warfarin arriva nel 2010, quando il primo nuovo anticoagulante orale, Dabigatran, ...
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