“Negli ultimi anni la crescita della chirurgia ortopedica sia dal punto di vista della tecnica che della ricerca sta producendo straordinarie possibilità e risultati molto interessanti nelle grosse perdite di sostanza ossea dovute ad eventi traumatici o per motivi oncologici. Un tempo l’unica possibilità era l’amputazione: evento temibile sia per gli effetti invalidanti che per gli esiti psicologici che investono un individuo costretto a subire tale perdita. Ad oggi le possibilità di salvare un arto o ripristinare la continuità di un segmento osseo di qualsiasi parte dello scheletro (spalla-gomito-polso-anca-femore-bacino-ginocchio-caviglia-piede) mediante applicazioni di protesi speciali o trapianti ossei prelevati da donatore (mantenuti disponibili e pronti all’uso terapeutico presso Banche dell’osso) sono senza dubbio fattibili con grandi risultati di efficacia sia estetica che ...
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