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alla 1° pagina..) tutte le strutture che incontra: l’orecchio interno, il nervo facciale, le meningi, l’osso temporale del cranio (porzione mastoidea) fino a insinuarsi nel cervello. Lo sviluppo del colesteatoma si manifesta con i sintomi di un’otite cronica ricorrente, ovvero calo dell’udito, vertigini, dolore intenso e secrezione di pus dall’orecchio. Se non diagnosticata e non trattata chirurgicamente per la rimozione della massa, la malattia può causare sordità completa, paralisi facciale, meningiti e ascessi cerebrali.
Si stima che il colesteatoma colpisca circa 1 persona su 10:000, principalmente in età pediatrica. Più rare le forme giganti, caratterizzate da grandi accumuli epiteliali, molto invasivi, che si sviluppano fin dai primi anni dell’infanzia, come nel caso delle gemelline provenienti dalla Calabria.
Le due gemelline avevano sviluppato - entrambe all’orecchio destro - una formazione epiteliale molto voluminosa e aggressiva che aveva eroso diverse strutture interne arrivando fino alla fossa cranica posteriore. Confermata la diagnosi di colesteatoma tramite TC, sono state sottoposte a una delicata operazione per la rimozione radicale della massa.
L’intervento è stato eseguito dall’équipe di Audiologia e Otochirurgia del Bambino Gesù, guidata dal prof. Pasquale Marsella, in un’unica sessione nella sede di Palidoro, sotto il controllo del microscopio operatorio (otomicrochirurgia). Per una delle bambine è stato possibile anche ricostruire alcune delle strutture danneggiate, preservando così la capacità uditiva dell'orecchio. A pochi giorni dall’intervento le gemelline sono tornate a casa con la famiglia.
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24/11/2023 Andrea Sperelli
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