È emerso un nesso significativo fra la sindrome metabolica e l’aumento del rischio di demenza a esordio giovanile, diagnosticata cioè prima dei 65 anni. L’esito è scaturito da uno studio dell’Hallym University Sacred Heart Hospital di Anyan, in Corea del Sud, coordinato da Minwoo Lee e pubblicato sulla rivista Neurology.
Il campione oggetto di ricerca era formato da quasi 2 milioni di persone fra i 40 e i 60 anni, seguiti in media per 8 anni. Un quarto dei partecipanti mostrava la sindrome metabolica, caratterizzata da un eccesso di grasso addominale associato ad almeno due tra pressione alta, glicemia elevata, trigliceridi alti e bassi livelli di colesterolo Hdl. Nel corso del periodo di osservazione, 8.921 persone hanno sviluppato demenza, con un'incidenza più alta tra chi aveva la sindrome metabolica, 0,86 casi ogni 1.000 anni-persona, rispetto a chi non la presentava, 0,49 ...
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