Fare il tassista o guidare un’ambulanza si rivela un ottimo affare in termini di riduzione del rischio di Alzheimer. Uno studio del Mass General Brigham di Boston ha evidenziato infatti un rischio minore per quei lavoratori che hanno a che fare con un’attività che esige una frequente elaborazione spaziale, come è il caso appunto di chi guida per lavoro. Per scoprirlo, sono stati analizzati i dati nazionali sulle occupazioni delle persone decedute, per un totale di 443 professioni diverse. I lavori più protettivi nei confronti dell’Alzheimer sono risultati essere appunto il tassista e l’autista di ambulanze.
«La stessa parte del cervello coinvolta nella creazione di mappe spaziali cognitive che usiamo per orientarci nel mondo che ci circonda è anche coinvolta nello sviluppo della malattia di Alzheimer», spiega sul British Medical Journal l'autore principale Vishal Patel, medico del ...
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