Usare le lacrime come una sfera di cristallo per prevedere la comparsa di eventi indesiderati al trattamento della dermatite atopica, malattia infiammatoria cronica della pelle che si presenta con prurito e diverse manifestazioni cutanee.
È l’ipotesi sperimentale, confermata dai risultati di un gruppo collaborativo di dermatologi e oculisti di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Università Cattolica, campus di Roma. Lo studio, pubblicato su Experimental Dermatology (primo nome Andrea Chiricozzi, senior author Ketty Peris), ha analizzato la presenza di citochine e chemochine (molecole infiammatorie) nelle lacrime dei pazienti affetti da dermatite atopica di grado moderato-severo, trattati con dupilumab, un anticorpo monoclonale anti-interleuchina 4 e 13, utilizzato in patologie allergiche quali la dermatite atopica, l’asma e la poliposi nasale.
Nei pazienti con ...
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