L’indice di massa corporea di una persona può influenzare l’efficacia dell’integrazione di vitamina D, secondo quanto scoperto da uno studio apparso su Jama Network Open da un team del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston. Ciò spiegherebbe i risultati poco soddisfacenti ottenuti da soggetti con IMC elevato.
«Nello studio Vitamin D and Omega-3 (VITAL), gli effetti dell'integrazione randomizzata di vitamina D (colecalciferolo), 2000 UI/die, hanno ridotto il rischio di diversi esiti di salute tra i partecipanti con peso corporeo normale, ma non tra quelli con peso elevato. Non era chiaro se il peso avesse qualche associazione con i risultati dell'integrazione», spiega Deirdre Tobias, prima autrice dello studio.
I ricercatori americani hanno realizzato un’analisi in un sottogruppo di partecipanti a VITAL che avevano fornito un campione di sangue al basale ...
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