Le crisi d'ansia sono associate a un aumento della presenza di ferro nel tessuto nervoso. La scoperta è firmata da ricercatori del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) dell'Università di Torino, che su Scientific Reports hanno pubblicato i dettagli dell'analisi.
Studi precedenti avevano suggerito che il sovraccarico di ferro fosse implicato con l'insorgenza di malattie neurodegenerative. Questo nuovo studio apre invece la strada a nuove possibili terapie per gli stati ansiosi cronici. L'analisi prende in esame in particolare il ruolo del trasportatore Tfr2 nella regolazione del comportamento ansioso e dell'attivitĂ dei circuiti nervosi.
In assenza del recettore Tfr2 si registra un aumento del ferro presente nel tessuto nervoso, un picco associato a un'iperespressione dei neuroni nell'ippocampo e nella corteccia prefrontale. Ciò determina uno stato ansioso, perlomeno su ...
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