(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) di animali considerati i parenti più prossimi ai vertebrati (il gruppo a cui anche l’uomo appartiene) e, anche per tale motivo, i ricercatori lo stanno studiando da tempo.
Un team internazionale di ricercatori dell’Università di Stanford e dell’Università Statale di Milano, coordinato dalla prof.ssa Lucia Manni del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, ha pubblicato lo studio Multiple Forms of Neural Cell Death in the Cyclical Brain Degeneration of A Colonial Chordate sulla rivista scientifica «Cells», che evidenzia come questo invertebrato contenga tutti i geni coinvolti nelle malattie neurodegenerative umane e, durante il suo ciclo vitale, le sue cellule nervose invecchino esattamente come nell’uomo.
“Il botrillo, che abbiamo studiato attraverso microscopia elettronica e analisi dell’espressione genica, va incontro naturalmente a neurodegenerazione secondo modalità che potrebbero aiutare la ricerca nell’uomo a trovare strategie, o farmaci, per fermare gravi malattie neurodegenerative”, spiega la prof.ssa Lucia Manni, autore referente dello studio. “In particolare, i neuroni del botrillo mostrano diversi tipi di morte cellulare, così come avviene nelle malattie neurodegenerative umane. Inoltre, geni criticamente coinvolti in queste malattie sono espressi nelle diverse fasi del ciclo vitale del botrillo secondo tempistiche che ricordano molto il progredire delle malattie nell’uomo. Per esempio, geni tipici dei disordini conformazionali, come l’Alzheimer e il Parkinson, sono espressi nel botrillo in tempi che richiamano nell’uomo il passaggio della malattia da una fase di degenerazione preclinica alla comparsa di sindromi specifiche nell’uomo”.
“Questi risultati potrebbero aprire inediti scenari sia nell’identificazione di un minimo comune denominatore fra patologie umane molto dissimili fra di loro, sia nell’impiego di nuove metodiche di stimolazione elettrica cerebrale non invasiva per la prevenzione e la cura della neurodegenerazione”, dice il prof. Alberto Priori del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Statale di Milano e co-autore della ricerca.
Notizie specifiche su: Alzheimer, Parkinson, botrillo, 24/04/2023 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

I farmaci per il diabete che allontanano la demenza

  • I farmaci per il diabete che allontanano la demenza L’effetto positivo degli inibitori SGLT-2
    (Leggi)


Raggi di luce sul dolore cronico

  • Raggi di luce sul dolore cronico L’optofarmacologia può migliorare i farmaci antidolorifici
    (Leggi)


Un parassita come alleato per le malattie neurologiche

  • Un parassita come alleato per le malattie neurologiche Può trasportare proteine terapeutiche al sistema nervoso centrale
    (Leggi)


Scoperto l’interruttore del sonno Rem

  • Scoperto l’interruttore del sonno Rem Passo in avanti nella comprensione dei disturbi del sonno
    (Leggi)


Danni al cervello dei ragazzi a causa dell’inquinamento

  • Danni al cervello dei ragazzi a causa dell’inquinamento Nesso fra smog e sviluppo delle capacità cognitive
    (Leggi)


La proteina che causa debolezza muscolare

  • La proteina che causa debolezza muscolare Le conseguenze muscolari e cerebrali delle infezioni
    (Leggi)


Maturità, idratarsi migliora concentrazione e memoria

  • Maturità, idratarsi migliora concentrazione e memoria L’importanza dell’idratazione anche per ridurre ansia e stress
    (Leggi)


I tumori cerebrali crescono con l’attività del cervello

  • I tumori cerebrali crescono con l’attività del cervello La crescita è determinata in parte dall’attività cerebrale
    (Leggi)


Il primo atlante digitalizzato del cervello umano

  • Il primo atlante digitalizzato del cervello umano Strumento utile contro i tumori alla testa
    (Leggi)


Ziapin2 per stimolare le cellule muscolo-scheletriche

  • Ziapin2 per stimolare le cellule muscolo-scheletriche Le molecole stimolano la contrazione delle cellule
    (Leggi)


Di notte il cervello si ripulisce

  • Di notte il cervello si ripulisce Eliminati i prodotti di scarto dell’attività neuronale
    (Leggi)


Nel cervello il segreto dell’altruismo

  • Nel cervello il segreto dell’altruismo La tendenza ad aiutare il prossimo risiede in un’area precisa
    (Leggi)


Gli effetti degli integratori su memoria e declino cognitivo

  • Gli effetti degli integratori su memoria e declino cognitivo Risultati migliori nei test mnemonici negli over 60
    (Leggi)


L’effetto protettivo dei flavanoli sulla memoria

  • L’effetto protettivo dei flavanoli sulla memoria Perdita di memoria associata a scarsa assunzione del nutriente
    (Leggi)


Nuove strategie per i disturbi della memoria

  • Nuove strategie per i disturbi della memoria Identificato un processo cerebrale fondamentale
    (Leggi)


Gli episodi di delirio aumentano il rischio di demenza

  • Gli episodi di delirio aumentano il rischio di demenza A ogni episodio il rischio aumenta del 20 per cento
    (Leggi)


Un lavoro stimolante protegge dalla demenza

  • Un lavoro stimolante protegge dalla demenza Effetto superiore rispetto al titolo di studio
    (Leggi)


Malattie cardiache e danni cerebrovascolari

  • Malattie cardiache e danni cerebrovascolari Studio analizza il nesso fra le due condizioni
    (Leggi)


Demenza, evitabile quasi un caso su 2

  • Demenza, evitabile quasi un caso su 2 Agire sui fattori di rischio modificabili
    (Leggi)