I pazienti sottoposti a intervento chirurgico per la malattia di Cushing mostrano un aumento del rischio di malattie autoimmuni entro 3 anni dal raggiungimento della remissione.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine da un team coordinato da Lisa Nachtigall, direttore della Clinica dei tumori neuroendocrini e ipofisari al Massachusetts General Hospital di Boston, secondo cui il rischio di malattie autoimmuni in questa categoria di pazienti è più alto rispetto a quello di pazienti colpiti da adenomi ipofisari non funzionanti (NFPA) trattati chirurgicamente.
«A tre anni dall'intervento il 10,4% dei pazienti con CD ha sviluppato una malattia autoimmune rispetto all'1,6% di quelli con NFPA», commenta l’endocrinologa, spiegando che la CD deriva dalla produzione eccessiva di corticotropina (ACTH) da parte di un adenoma ipofisario che causa ipercortisolemia. ...
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