Gli organi possono invecchiare a una velocità differente. Conoscere la loro età biologica rispetto a quella cronologica potrebbe quindi essere utile per prevedere l’insorgenza di patologie correlate a un dato organo ed agire precocemente. Riducendo anche la mortalità. Per raggiungere questo obiettivo un gruppo di ricercatori della Stanford Medicine, in California negli Stati Uniti, ha messo a punto un test del sangue per misurare l’età dei singoli organi e guidare gli interventi terapeutici ben prima che si manifestino i sintomi clinici. Il lavoro è stato pubblicato su Nature.
“Possiamo stimare l’età biologica di un organo in una persona apparentemente sana”, ha affermato l’autore senior dello studio, Tony Wyss-Coray, professore di neurologia e D. H. Chen Professor II. “Ciò, a sua volta, predice il rischio di una persona di malattie legate a quell’organo”.
L’analisi condotta su oltre ...
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