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alla 1° pagina..) questo lavoro – commenta il dottor Danilo Buonsenso, corresponding author, docente di Pediatria all’Università Cattolica e dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – abbiamo documentato l'andamento dell'infezione da SARS-CoV-2 in età pediatrica fino a trentasei mesi successivi alla prima infezione.
Sul fronte Long Covid – prosegue l’esperto - abbiamo confermato i dati dei nostri precedenti studi, aggiungendo però nuove informazioni. Da questa nuova ricerca infatti emerge che, sebbene la maggior parte dei pazienti guarisca dal Covid-19, alcuni continuano a presentare sintomi ascrivibili al Long Covid, fino a 3 anni di distanza dall’infezione iniziale. Questo conferma l’importanza delle potenziali conseguenze di questo virus nei bambini. Molti di quelli seguiti per tre anni, dopo l’infezione iniziale, non sono riusciti a riprendere la routine di tutti i giorni, con conseguenze negative sulla capacità di frequentare regolarmente la scuola o di svolgere le classiche attività extra-scolastiche, a causa dei sintomi debilitanti riportati”.
Il Covid-19 insomma può avere conseguenze importanti e durature anche sui più piccoli. Ma il vaccino è in grado di proteggere anche dal dopo fase acuta dell’infezione e cioè dal Long Covid e dalle altre complicanze?
“Nel nostro studio – spiega il dottor Buonsenso - la vaccinazione si è dimostrata un fattore protettivo contro il Long Covid, anche se, come abbiamo evidenziato, questo effetto ‘scudo’ varia a seconda del numero di dosi ricevute o dall'età del paziente e questo aggiunge ulteriori informazioni e offre materia di riflessione, rispetto a quanto noto finora”.
Un altro dato emerso dallo studio è che, il rischio di presentare una forma grave di Covid-19, nel caso di una reinfezione che compaia nei 24-36 mesi successivi alla prima infezione, è estremamente basso. “Va detto tuttavia –spiega il pediatra – che, anche se raro, è possibile sviluppare il Long Covid anche a seguito di una reinfezione. Inoltre, i bambini con Long Covid sono a maggior rischio di presentare infezioni sintomatiche”.
Come già evidenziato negli adulti, infine, dallo studio pubblicato su eClinical Medicine emerge anche che l'infezione dovuta al virus originale è risultata associata a un rischio maggiore di sviluppare malattie autoimmuni, nei mesi successivi all'infezione acuta.
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26/09/2024 Andrea Piccoli
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