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alla 1° pagina..) consulente nutrizionale e autore del Metodo Bianchini da lui ideato - per apprezzare un calo ponderale importante, una riduzione degli edemi e delle circonferenze, ma anche una ritrovata energia psicofisica. In un mese si possono perdere almeno dai 5 agli 11 kg per le donne e dai 7 ai 13 per gli uomini, senza che la cute abbia cedimenti. Vorrei infatti sfatare la credenza in base alla quale una perdita di peso veloce sia dannosa. Non è così, io credo si sostenga questo falso mito perché con alcuni approcci alimentari non si riescono a raggiungere rapidamente certi obiettivi”.
Il percorso con il Metodo Bianchini prevede delle combinazioni prestabilite di cibi per i tre pasti principali: già dal primo mese di dieta è possibile scegliere tra 4 o 5 proposte per la colazione e 15/20 per pranzo e cena. È fondamentale rispettare tutte le indicazioni previste in fatto di combinazioni alimentari e orari di assunzione dei pasti.
“Gli abbinamenti possono essere scelti secondo i propri desideri del momento e la disponibilità degli ingredienti, sempre con l’intento di soddisfare le preferenze di gusto di ciascuno. Dal secondo mese ovviamente vengono aggiunte molte alternative per tutti i pasti, il tutto senza pesare gli ingredienti, senza fare il calcolo delle calorie assunte e cucinando ricette facili da realizzare. Sono pochi i divieti che prevedo nel metodo da me ideato: non si usa la bilancia, non si contano le calorie, non si assumono farmaci, non si acquistano prodotti particolari e non serve fare attività fisica. Per via dell’azione immuno-squilibrante di molte bevande – continua Bianchini – vanno invece evitati il latte, gli alcolici, le bibite, i succhi, le spremute, il caffè d’orzo e il ginseng. Un divieto che vale anche per i composti aggiunti quali sale, zucchero e aceto. Nessuna restrizione sui condimenti e sulla scelta della cottura e c’è solo una preferenza per alcune proteine, insaccati e frutta fresca. Propongo uno stile di vita che avviene prima nella mente e a stretto giro nel fisico”.
Lo abbiamo detto: perdere peso non basta. Perché spesso anche altri inestetismi contribuiscono a complicarci la vita quando ci mettiamo in costume: la panniculopatia, che altro non è che il nome scientifico di quella che chiamiamo cellulite.
“Le donne sono più predisposte alla cellulite a causa degli squilibri ormonali cui sono soggette fin dalla pubertà. Questa malattia migliora notevolmente con l’alimentazione ma bisognerebbe agire precocemente anche su altri fattori che interagiscono alla sua formazione, in primis evitare la sedentarietà. E poi c’è la questione tonicità. La silhouette – prosegue Bianchini - ritrova una piacevole armonia nel dimagrimento ma il tono muscolare, anche se sostenuto per via del corretto approvvigionamento di amminoacidi essenziali, va alimentato anche con la classica e buona attività pesistica in palestra che riattiva e accelera il metabolismo. È importante anche migliorare la compattezza cutanea assumendo la giusta quantità di proteine ogni giorno per rendere il risultato ancora più soddisfacente, assicurando alla pelle una buona idratazione ed escludendo gli alimenti che infiammano quali cereali raffinati, legumi e dolci in genere".
“Non dimentichiamo che esistono alimenti che aiutano a perdere peso e contemporaneamente permettono alla cute di restare elastica e tonica. I primi sono gli acidi grassi essenziali (AGE), due lipidi che devono essere necessariamente introdotti con gli alimenti. Tra questi c’è l’acido linoleico (della serie omega 6) e l’acido alfa linolenico (della serie omega 3) e la vitamina E: si trovano maggiormente nella frutta secca (noci), nell’olio extravergine di oliva e nell’avocado. Un altro alimento fondamentale – conclude Bianchini - è il collagene, la proteina più abbondante del corpo umano, per cui non è una buona idea ridurne il consumo. Le maggiori fonti alimentari di collagene, che sono di origine esclusivamente animale, si trovano principalmente in: manzo, maiale, pollo e pesce azzurro. Mangiare un piatto unico composto da uno di questi alimenti accompagnato da una verdura di stagione risulta la combinazione perfetta. Con il Metodo Bianchini si scelgono anche pezzature di carne ricche di sostanze preziose, come appunto il collagene, e funzionali al piano biochimico”.
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17/05/2023 Andrea Sperelli
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