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alla 1° pagina..) con relax o, almeno, non per la pelle. Mare, montagna, città: ogni meta estiva impatta sul benessere cutaneo in maniera differente e per questo la pelle richiede un’attenzione e una cura particolare e specifica.
Ma cosa fare oggi – e durante le ferie – per evitare di ritrovarsi a settembre con un volto più stressato di prima? La dermatologa Frisario di MioDottore ha individuato cosa non dovrebbe mai mancare nel beauty case a seconda di dove si passerà l’estate:
- “Sapore di sale, sapore di mare” – chi ha in previsione un’estate al mare o pianifica qualche fuga dalla città con destinazione spiaggia deve prestare attenzione alla salsedine. Se, da un lato, l’acqua marina ha un elevato contenuto di sali minerali con funzione antisettica e antimicotica, dall’altro, i suoi cristalli possono disidratare la pelle. Cosa mettere, quindi, nella borsa da spiaggia? Protezione solare – mai con SFP inferiore a 30 e applicandone almeno 2 mg per cm2 di pelle, ossia circa un cucchiaino solo per il volto, e circa 30 grammi per il resto del corpo, da rinnovare ogni 2 ore – e prodotti lenitivi a base di allantoina, bisabololo, acido ialuronico e vitamina E da usare dopo la doccia per restituire idratazione a viso e corpo e combattere gli effetti dei raggi UV.
- Estate in vetta – in montagna lo strato di atmosfera che può assorbire le radiazioni nocive provenienti dal sole è più sottile, mentre la temperatura percepita è mediamente inferiore rispetto a quella della città e rende piacevole passeggiare per ore all’aria aperta. Un mix, questo, che aggrava notevolmente il rischio scottature. Come difendersi? Protezione SFP 50+, stick con filtro solare per labbra e crema viso con vitamina C per un fare il pieno di antiossidanti e contrastare i processi di invecchiamento e di iperpigmentazione dovuti all’esposizione solare. Un plus per la protezione della pelle dai raggi solari? Un cappellino a tesa larga per proteggere al meglio il viso.
- Città d’arte – coloro che passeranno l’estate visitando città d’arte molto probabilmente frequenteranno musei o altri luoghi caratterizzati dalla presenza di aria condizionata. Una manna contro l’afa, un nemico per pelle. I condizionatori, infatti, riducono l’umidità presente nell’aria, con conseguenti alterazioni al film idrolipidico e al pH dell’epidermide e la spiacevole sensazione di una pelle secca e che “tira”. In questo caso occorre idratare, ma senza appesantire: prima di avventurarsi tra le vie cittadine è consigliabile stendere sul viso una crema o siero a base di acido ialuronico, per poi passare alla protezione solare da portare con sé anche in borsa, magari in stick o spray per poterla riapplicarla ogni 2 ore “on the go”.
- Destinazioni a lungo raggio – in molti approfittano delle ferie estive per concedersi un viaggio in una meta lontana, raggiungibile solo dopo numerose ore di volo. Attenzione, però, a non sottovalutare l’impatto che uno spostamento aereo può avere sulla pelle: la bassa percentuale di umidità in cabina, inferiore al 20%, può determinare un’alterazione dello stato di idratazione delle mucose e della cute. Cosa portare nel bagaglio a mano? Tanta idratazione per mani, labbra e viso. Particolarmente utili sono i prodotti con acido ialuronico, come creme in formato mini-size o maschere in tessuto monouso, un balsamo labbra anti-secchezza e una crema mani nutriente. Inoltre, può essere d’aiuto tenere in stiva uno spray di acqua termale da vaporizzare una volta atterrati, prima di stendere la crema con filtri solari.
“Dieta dell’ABCD”: ecco cosa portare a tavola durante l’estate per una pelle radiosa
La salute della pelle passa dalla tavola e per questo è necessario prendersene cura anche dall'interno, tramite l’alimentazione. Ma tra un cocktail sorseggiato a bordo piscina e un gelato per concedersi una pausa rinfrescante dall’afa cittadina, in estate la dieta spesso passa in secondo piano e si potrebbe accusare la carenza di quelle vitamine che consentono alla pelle di far fronte alle aggressioni esterne e ai raggi UV. Non si tratta di fare rinunce culinarie o seguire una dieta rigida, bensì, come ricorda la dottoressa Eleonora Martini, nutrizionista di MioDottore, di “approfittare del vasto assortimento di frutta e verdura che la bella stagione offre, in quanto sono alimenti ricchi proprio di quei micronutrienti che permettono alla pelle di restare idratata e di combattere lo stress ossidativo che deriva dalla maggiore esposizione solare e che avvia un processo di invecchiamento precoce dell’epidermide”. Come essere sicuri di portare in tavola gli alimenti corretti? L’esperta suggerisce di seguire la “dieta dell’ABCD”, ossia assicurarsi di inserire le giuste vitamine nella propria alimentazione. Nello specifico:
- Vitamina A – Carote, albicocche e peperoni sono i tre alimenti estivi più ricchi beta-carotene, presente anche in tutti i prodotti ortofrutticoli di colore rosso-arancione. Questo precursore della vitamina A gioca un ruolo fondamentale nella produzione di melanina e nella riduzione della sensibilità cutanea ai raggi solari.
- Vitamina B – La biotina è la vitamina del gruppo B più importante per il benessere dell’epidermide: aiuta la pelle ad apparire più turgida e tonica, idratandola dall’interno. Si trova in buone concentrazioni nella frutta secca (noci, mandorle e anacardi in primis) e in alcuni prodotti di origine animale (come latte e derivati), anche se principalmente viene prodotta dalla flora batterica intestinale. Per questo motivo è bene prendersi cura del microbiota intestinale, messo in dura prova dai cambiamenti di routine estivi e soprattutto vacanzieri, variando la dieta e mantenendosi attivi.
- Vitamina C – Si tratta di un nutriente fondamentale per rafforzare le difese immunitarie e per contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. Per fare il pieno di vitamina C è importante consumare ogni giorno due porzioni di verdura e una di frutta fresca. I cibi che ne sono più ricchi? Agrumi, fragole, kiwi, ribes nero, uva, peperoni e zucchine.
- Vitamina D – Un alleato non solo per la salute delle ossa e la gestione del peso corporeo, ma anche per il benessere della pelle. La vitamina D è coinvolta nei processi di riduzione delle infiammazioni cutanee, con miglioramenti in caso di dermatite, psoriasi e fotosensibilizzazione. Si attiva con l’esposizione solare – è sufficiente esporre al sole i dorsi delle mani per una mezz'ora – ma può essere assunta anche con l'alimentazione, tramite il consumo di pesce, come lo sgombro e il salmone.
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30/06/2023 Andrea Sperelli
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