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alla 1° pagina..) della Società Italiana di Neurologia (SIN) - è ipotizzabile, anche se ancora non lo sappiamo, che le alterazioni della sinucleina possono essere evidenziate anche nelle fasi prodromiche: vari studi hanno dimostrato che già molti anni prima dell’esordio clinico a carico di varie strutture si instaurano alterazioni di tipo neurodegenerativo che precedono la comparsa dei classici segni clinici di malattia. Al momento stiamo studiando con l’Università di Bologna una popolazione a rischio, persone che hanno disturbi del sonno, uno dei sintomi prodromici del Parkinson, per capirne la correlazione con l’alterazione della sinucleina. L’alfasinucleina - conclude Berardelli - è uno dei meccanismi delle alterazioni più dimostrate scientificamente per la malattia di Parkinson, ma è possibile che in parallelo ci siano altre alterazioni, in alcuni casi innescate da processi infiammatori, che possono scatenare la malattia. L’alterazione dell’alfa-sinucleina è comunque specifica del Parkinson e potrà aiutare nella diagnosi differenziale con le altre forme di parkinsonismo».
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24/10/2023 Andrea Sperelli
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