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alla 1° pagina..) e teleangectasie. La medicina estetica ha una doppia valenza: mentre migliora la qualità della cute, agisce in profondità sulla circolazione, favorendo la salute complessiva delle gambe».
Drenare, vascolarizzare e ridurre l’infiammazione sono le parole d’ordine per ottenere gambe più “leggere”.
«La carbossiterapia è il trattamento d’elezione quando vogliamo ottenere questo risultato - spiega la dottoressa Gilardino -. È un trattamento che si basa sull’azione dell’anidride carbonica, che viene somministrata mediante sottilissimi aghi nel tessuto cutaneo e aumenta il flusso della circolazione sanguigna. Viene spesso proposta alle pazienti che vogliono ridurre la cellulite, ma che a volte non sanno che questo trattamento risolve anche problemi di pesantezza e dolorabilità delle gambe. La carbossiteriapia ha molti vantaggi: può essere eseguita su zone estese del corpo, la gamba completa ma anche braccia e addome, e in più anche effetto sull’elasticità cutanea e sul rimodellamento del grasso. È una scelta ideale, inoltre, se vogliamo fare un trattamento preparatorio che potenzierà la resa di altri trattamenti più localizzati sui cuscinetti o mirati a contrastare il rilassamento della pelle, come per esempio le onde d’urto».
Altri complementi ideali alla carbossiterapia sono la mesoterapia (per la cellulite e i cuscinetti) e la biorivitalizzazione con vitamine (per combattere la perdita di tonicità della cute). «Questi trattamenti si possono alternare o combinare in un’unica seduta, sempre senza comportare effetti collaterali, rossori o necessità di seguire routine post-trattamento particolari. L’unico effetto visibile può essere la comparsa di qualche piccolo livido, ma non sempre questo avviene e comunque si risolve nel giro di poco tempo», assicura Gilardino.
Unica “controindicazione” alla carbossiterapia è che alcune persone possono trovare le microiniezioni un po’ fastidiose. «La sensibilità al dolore è estremamente soggettiva e varia anche in base alla zona trattata - sottolinea la dottoressa Gilardino - ma per chi non ama l’idea di sottoporsi alla carbossiterapia esistono delle alternative. Una di queste è TriActive, trattamento ormai “classico” ma sempre valido per migliorare l’ossigenazione dei tessuti e restituire alla pelle elasticità e tono, agendo tramite il freddo, il massaggio e il laser. Rispetto alla carbossiterapia richiede qualche seduta in più, ma il risultato estetico e funzionale è paragonabile». Altro metodo che lavora sulla vascolarizzazione della gamba è Icoone, tecnologia di massaggio combinata che ha un’azione stimolante e rassodante: «Anche questo è un trattamento completo sia a livello funzionale, sia estetico. La differenza è che richiede, come TriActive, un po’ più di impegno alla paziente: se per un percorso completo di carbossiterapia sono sufficienti da 6 a 10 sedute una volta a settimana, Icoone e Triactive prevedono due sedute settimanali, per lo stesso periodo di tempo».
Ultima indicazione, ma non meno importante, è che questi trattamenti vanno sempre abbinati a un corretto stile di vita. «Il benessere delle gambe dipende moltissimo anche dalla dieta bilanciata, dall’attività fisica e dall’idratazione», conclude Gilardino, che raccomanda sempre di rivolgersi a specialisti esperti.
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23/04/2024 Andrea Sperelli
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