(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) e coautore della ricerca -. Dopo circa 3-4 minuti alla massima potenza, si è visto che si liberano nano e microsfere composte del materiale di cui è costituito il contenitore stesso: il polipropilene, un materiale biocompatibile che ha la caratteristica di fondere proprio tra 90 e 110 gradi».
«Capire questo fenomeno è stato possibile grazie alla tecnologia SPES che abbiamo elaborato una decina di anni fa: illuminando con un laser, in modo controllato, una particella come una microplastica, questa brilla - prosegue l'esperto -. Dalle caratteristiche della luce emessa si riesce a creare la “carta d’identità” di questa particella, un insieme di informazioni morfologiche che vanno dalla dimensione alla forma. La forma sferica delle microparticelle rivela che quel materiale si è fuso e risolidificato nell’acqua, processo che industrialmente viene usato per produrre le microsfere».
«La cosa importante da sottolineare è che le microsfere si sono create solo alle temperature di fusione del materiale di cui sono fatti i contenitori - rimarca l’esperto -. Il fenomeno, infatti, non avviene se si rispettano le indicazioni fornite dai produttori per i contenitori per alimenti: non portarli oltre i 90 gradi, non riscaldarli per troppo tempo nel microonde o non usare l’apparecchio alla massima potenza. Da qui nessun allarmismo per i cibi».
La conferma viene da test incrociati realizzati dai ricercatori, che hanno ripetuto l’esperimento portando a ebollizione l’acqua contenuta nel vetro, ma in questo caso il processo di formazione delle microsfere non si verifica, il che dimostra che non è l’ebollizione in sé a costituire un pericolo.
«La creazione delle microsfere è sistematica e ripetibile - conclude Potenza -, ma non abbiamo elementi per dire che cosa succede dopo che queste microparticelle si distribuiscono nell’ambiente perché entrano in gioco tanti fattori: si possono accumulare, per esempio, possono essere degradate dai raggi ultravioletti o dall’azione aggressiva dell’acqua del mare».
Notizie specifiche su: microplastiche, forno, rilascio, 04/06/2024 Andrea Sperelli


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