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alla 1° pagina..) migliorare la respirazione;
3) Non formare capannelli attorno alla persona dopo la fine della crisi.
4) Durante le convulsioni non tentare di aprire la bocca per impedire il morso della lingua o inserire le dita;
5) Assolutamente non bloccare il corpo della persona agitato dalle convulsioni;
6) Non tentare di somministrare nulla, né acqua, né farmaci, né cibo.
Se la crisi dura più di 5 minuti è il caso di chiamare un’ambulanza, ma di norma ciò non avviene e la crisi si risolve da sé.
La nuova Guida fa riferimento anche al caso dei bambini epilettici, che oltre alla malattia hanno spesso il problema della reazione iperprotettiva dei genitori, i quali possono nascondere il disturbo agli insegnanti privandoli di un’informazione importante oppure invocano un’attenzione spropositata da parte degli stessi.
Per facilitare l’inserimento scolastico è necessario il coinvolgimento di genitori e insegnanti da un lato, e del bambino stesso e dei suoi compagni dall’altro. L’epilessia non incide sulle capacità di apprendimento, e i problemi a scuola derivano il più delle volte da una scarsa conoscenza della malattia che può ingenerare anche comportamenti offensivi da parte dei compagni e conseguente scarsa autostima nel bambino colpito.
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13/02/2018 Andrea Sperelli
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