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alla 1° pagina..) audio di 166 interviste con persone fra i 63 e i 97 anni che avevano un lieve deterioramento cognitivo. Di queste, 76 sono rimaste stabili nei successivi 6 anni e 90 sono peggiorate in maniera progressiva.
Grazie a una combinazione di strumenti di riconoscimento vocale e intelligenza artificiale, gli scienziati sono riusciti ad addestrare l’algoritmo a individuare connessioni fra discorso, dati demografici, diagnosi e progressione della malattia. Una volta addestrato il programma, i ricercatori ne hanno valutato la capacità predittiva sul resto dei partecipanti. Il modello funziona basandosi solo sul contenuto dell'intervista e le parole pronunciate, analizzando la struttura delle frasi.
Il team pensa ora di sviluppare un’app per smartphone con le stesse caratteristiche.
"Il digitale è il nuovo sangue - dichiarano gli autori -. Puoi raccoglierlo, analizzarlo per ciò che è noto oggi, conservarlo e rianalizzarlo per qualsiasi cosa nuova emerga domani".
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27/06/2024 Andrea Sperelli
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