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alla 1° pagina..) sul fumo, come l’età in cui hanno iniziato a fumare e il tipo di tabacco utilizzato. Di tutti i partecipanti, il 32,4% fumava regolarmente (il 74% erano uomini e il 3% di donne). I partecipanti sono stati seguiti per un periodo di 11 anni.
Nel corso di questo periodo sono morti oltre 48.800 volontari e si sono verificati circa 1,14 milioni di nuovi casi di malattia. In tutto sono state analizzate 85 cause di morte e quasi 500 patologie diverse.
L’incrocio dei dati ha evidenziato un rischio superiore di 22 cause di morte e di sviluppare 56 malattie diverse. In media, chi fumava in maniera regolare mostrava il 10% di rischio in più di sviluppare qualsiasi malattia. I fumatori hanno più spesso degli altri subìto il ricovero, soprattutto per malattie respiratorie e tumori. I ricercatori stimano che i fumatori di entrambi i sessi muoiano 3,5 anni prima dei non fumatori, sostenendo che il divario aumenterà ancora nei decenni futuri.
C’è anche una buona notizia, ovvero il fatto che, 10 anni dopo l’addio alle sigarette, le persone che hanno smesso di fumare volontariamente mostrano livelli di rischio simili a quelli di persone che non hanno mai fumato
«Circa due terzi dei giovani cinesi sono fumatori di sigarette e la maggior parte inizia prima dei 20 anni - commenta il professor Liming Li, tra gli autori dello studio - e se non decideranno di smettere la metà di loro morirà a causa del vizio».
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09/12/2022 Arturo Bandini
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