(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) Buffo) e l’Università e il Policlinico San Martino di Genova (gruppo di Antonio Uccelli) dimostra che in realtà la microglia sarebbe di per sé sempre benefica sui precursori degli oligodendrociti, ma può diventare dannosa quando attiva un altro tipo di cellule presenti nel cervello, gli astrociti.
Lo studio è stato finanziato principalmente dal grant Multiple Sclerosis Innovation di Merk Serono e dalla Fondazione italiana sclerosi multipla.
“È noto che la microglia può essere orientata a un fenotipo pro-rigenerativo oppure potenzialmente deleterio a seconda del segnale che riceve dal microambiente. Questo può essere riprodotto in provetta, usando diversi tipi di molecole per attivarla. I nostri primi esperimenti hanno mostrato che gli effetti della microglia sono mediati dalla liberazione, nello spazio extracellulare, di vescicole di membrana di piccole dimensioni, che in provetta sono sempre benefiche sugli oligodendrociti, indipendentemente dallo stimolo che ha causato l’attivazione microgliale”, riferiscono Marta Fumagalli e la coordinatrice dello studio Claudia Verderio.
“Tuttavia”, aggiungono Marta Lombardi e Roberta Parolisi, “quando le vescicole ottenute da microglia esposta in provetta ad un segnale proinfiammatorio sono state iniettate direttamente all’interno del cervello in prossimità di una lesione demielinizzante, abbiamo osservato un forte blocco della capacità del tessuto di riparare la lesione, suggerendo il coinvolgimento, ‘in vivo’, di altri tipi di cellule presenti nel tessuto nervoso”.
A questo punto, l’esperimento ‘in vitro’ è stato ripetuto aggiungendo alla cultura di oligodendrociti vescicole ottenute da microglia infiammata in presenza di astrociti, il tipo di cellula non neuronale più abbondante del tessuto nervoso. I risultati hanno dimostrato che gli astrociti ‘condizionati’ dalle vescicole infiammate contenenti la nota citochina TNFalpha acquisiscono un fenotipo dannoso, che è il vero responsabile del blocco mielinico.
Con questo secondo gruppo di esperimenti, i ricercatori hanno anche dimostrato che è possibile neutralizzare il ‘cargo’ infiammatorio delle vescicole microgliali (e quindi gli effetti deleteri mediati dagli astrociti) pre-esponendo la microglia a cellule staminali mesenchimali, un tipo di cellule immunomodulanti in questo momento studiate in clinica per la messa a punto di nuove terapie cellulari nei pazienti con sclerosi multipla. In particolare, è stato dimostrato che le cellule staminali mesenchimali ‘smascherano’ l’effetto benefico mediato dai lipidi presenti nella membrana delle vescicole che favoriscono sia la migrazione degli oligodendrociti verso il sito del danno che la loro maturazione a cellule mielinizzanti.
“Il nostro studio contribuisce a spostare l’attenzione della comunità scientifica dalle cellule microgliali agli astrociti come bersagli primari da modulare per nuove terapie rimielinizzanti”, conclude Claudia Verderio. “Inoltre, sarà a questo punto importante identificare i lipidi responsabili degli effetti riparativi, in quanto passo essenziale nella messa a punto di future terapie”.



Leggi altre informazioni
Notizie specifiche su: sclerosi, microglia, mielina, 17/09/2019 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

Sclerosi multipla, efficace tolebrutinib

  • Sclerosi multipla, efficace tolebrutinib Riduce l’accumulo di disabilità nella malattia
    (Leggi)


Un modello in 3D per capire la sclerosi multipla

  • Un modello in 3D per capire la sclerosi multipla Creato un organoide che aiuta a mimare i processi neurodegenerativi
    (Leggi)


Sla, il ruolo negativo dell’inquinamento

  • Sla, il ruolo negativo dell’inquinamento Le particelle più piccole inducono alterazioni simili a quelle della Sla
    (Leggi)


Sclerosi multipla, efficace frexalimab

Sclerosi multipla, l’efficacia di ocrelizumab

  • Sclerosi multipla, l’efficacia di ocrelizumab Soppressione quasi completa delle recidive
    (Leggi)


Le terapie ad alta efficacia per la sclerosi multipla

  • Le terapie ad alta efficacia per la sclerosi multipla Riducono il rischio di peggioramento della disabilità
    (Leggi)


Sclerosi multipla, efficace ozanimod

  • Sclerosi multipla, efficace ozanimod Sicuro ed efficace nelle forme recidivanti
    (Leggi)


Forse virale l’origine della sclerosi multipla

  • Forse virale l’origine della sclerosi multipla Il virus di Epstein-Barr potrebbe svolgere un ruolo fondamentale
    (Leggi)


Sclerosi multipla, il Covid non accelera la malattia

  • Sclerosi multipla, il Covid non accelera la malattia I sintomi clinici della malattia non peggiorano
    (Leggi)


Sclerosi multipla, trapianto di staminali sicuro ed efficace

  • Sclerosi multipla, trapianto di staminali sicuro ed efficace Risultati positivi dalla fase 1 dello studio
    (Leggi)


Sclerosi multipla, test del sangue per capirne l’evoluzione

  • Sclerosi multipla, test del sangue per capirne l’evoluzione Può rivelare in anticipo il peggioramento della condizione
    (Leggi)


Sclerosi, il trapianto di staminali funziona

Batteri modificati contro la sclerosi multipla

  • Batteri modificati contro la sclerosi multipla Un probiotico sperimentale sembra sopprimere la risposta immunitaria
    (Leggi)


Nuove scoperte per la cura della sclerosi multipla

  • Nuove scoperte per la cura della sclerosi multipla Identificato un marcatore genetico che indica la gravità della malattia
    (Leggi)


Sclerosi multipla, la progressione silenziosa

  • Sclerosi multipla, la progressione silenziosa Studio esamina PIRA, fenomeno che colpisce molti pazienti
    (Leggi)


Sclerosi multipla, i bersagli comuni alle varie forme

  • Sclerosi multipla, i bersagli comuni alle varie forme Studio identifica i target da colpire in ogni fase e forma
    (Leggi)


Sclerosi multipla, la dieta mediterranea migliora i sintomi

  • Sclerosi multipla, la dieta mediterranea migliora i sintomi Il regime alimentare aiuta a preservare la memoria e le capacità cognitive
    (Leggi)


Sclerosi multipla, biomarcatore ne predice la progressione

  • Sclerosi multipla, biomarcatore ne predice la progressione Il ruolo della proteina acida fibrillare gliale (Gfap)
    (Leggi)


Sclerosi multipla, prima terapia con staminali neurali

  • Sclerosi multipla, prima terapia con staminali neurali Svelato il meccanismo in base al quale le cellule funzionano
    (Leggi)