Il trattamento immunoterapico con pembrolizumab ha l'effetto di ridurre del 28% il rischio di morte in caso di cancro al polmone e migliora la sopravvivenza globale, consentendo al 71% dei pazienti di essere ancora in vita dopo 3 anni.
A dimostrarlo sono i dati dello studio di fase 3 Keynote-671 in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc). I dati sono presentati al Congresso della European Society for Medical Oncology (Esmo).
Dopo 36,6 mesi di follow up, pembrolizumab prima dell'intervento chirurgico in aggiunta alla chemioterapia seguito da pembrolizumab come singolo agente dopo la resezione chirurgica ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale.
"I risultati dello studio Keynote-671 rappresentano un importante passo in avanti e permetteranno di migliorare i risultati terapeutici dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293501 volte