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alla 1° pagina..) affettivi vengono percepiti lungo questo continuum di bisogno di conferma.
Riconoscere una persona che soffre di un disturbo alimentare psicogeno di cui l’anoressia è una delle facce, lo si può fare attraverso la valutazione del peso corporeo che in alcuni casi può raggiungere i 35 Kg. in un soggetto di statura media e in età adulta, oppure giungere all’obesità conclamata. Due facce di una stessa medaglia che vede le prime vincenti in una lotta contro il cibo, le seconde così perdenti da non riuscire neppure ad ingaggiarla una lotta.
La lotta contro il cibo rappresenta solo l’epifenomeno di situazioni relazionali altrettanto conflittuali, in cui la conflittualità non è vissuta nei confronti della relazione stessa ma più concretamente con il cibo. In altre parole la rabbia prodotta da alcuni rapporti affettivi non viene riconosciuta a livello cosciente ed astratto ma percepita sottoforma di “fame
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dr.ssa Anna Saito
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