Nel 2017 le donne che soffrono di malattie autoimmuni a manifestazione gastro-reumatologica come spondiloartriti, artrite reumatoide, malattie infiammatorie croniche intestinali, ecc. possono finalmente avere un figlio, partorire e poi allattare, senza più specifiche controindicazioni.
La gravidanza va però programmata con attenzione, scegliendo il momento in cui la malattia sia in uno stato stabile di quiescenza, apportando alcune modifiche alla terapia farmacologica assunta, in modo tale da non arrecare danni né alla madre né al feto ma soprattutto facendosi seguire, sin dalle prime fasi della gestazione, da un team medico multidisciplinare.
Sono le rassicuranti indicazioni che emergono dalla due giorni di contributi scientifici e dibattiti che si sono alternati in occasione del 4° Congresso Nazionale della Società Italiana di Gastro Reumatologia – SIGR a Roma in cui è emerso come ...
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