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alla 1° pagina..) scopo di controllare la funzione di svuotamento nella colonna vertebrale inferiore.
I ricercatori si sono chiesti quale dei due trattamenti fosse più efficace e hanno coinvolto 381 donne con un'età media di 63 anni. Le partecipanti sono state randomizzate a ricevere un'iniezione di onabotulinum-toxinA effettuata per via cistoscopica nel muscolo detrusore della vescica oppure l'impianto del dispositivo di neuromodulazione.
I dati indicano che a 6 mesi dall'inizio dello studio, le pazienti alle quali era stato somministrato il Botox A hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa del numero medio di episodi giornalieri di incontinenza rispetto a quelle del gruppo della neuromodulazione.
Tuttavia, il Botox A ha anche aumentato il rischio di infezioni urinarie. Per questo motivo, i ricercatori concludono: «Nel complesso, questi risultati non chiariscono
se il Botox A fornisca alle pazienti un beneficio netto clinicamente rilevante rispetto alla neuromodulazione».
Fonte: Jama
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20/10/2016 Andrea Piccoli
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