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alla 1° pagina..) dell'adulto spingeva i bambini a interessarsi al nuovo oggetto perché associato a una nuova parola: “è da escludere invece che il bambino usi quei suoni come nome dell'oggetto sconosciuto anche perché il fenomeno accadeva lo stesso cambiando l'oggetto non familiare con un altro". Delle disfluenze, così vengono definite dai neurologi le pause nel discorso accompagnate da interiezioni di vario tipo, fa parte anche la balbuzie. Lo studio in questione potrebbe favorire una migliore conoscenza dei meccanismi che regolano la comprensione della realtà che circonda il bambino, il quale interpreta la disfluenza dell'adulto come un richiamo per evidenziare un passaggio importante, l'introduzione di una nuova informazione.
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Andrea Piccoli
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