Consumare quantità esagerate di alimenti trasformati, il cosiddetto cibo spazzatura, può comportare l'aumento del rischio di depressione. A dirlo è una ricerca pubblicata su Jama da un team della Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital di Boston
Lo studio ha preso in esame i dati del Nurses' Health Study II per un campione di 31.712 donne fra 42 e 62 anni senza diagnosi iniziale di depressione. La loro dieta è stata valutata utilizzando questionari di frequenza alimentare ogni 4 anni e i dati sono stati analizzati dal 2003 al 2017.
Per i casi di depressione sono state considerate due definizioni: una più ampia e una più rigorosa, che richiedeva la diagnosi di uno specialista e un uso regolare di antidepressivi.
I partecipanti sono stati divisi in 5 gruppi in base alla frequenza di consumo degli alimenti ultraprocessati: meno di 4 porzioni al giorno, da 4 a 5, ...
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