Nel contesto di un modello animale sperimentale, le violenze psicologiche e fisiche di un maschio sul corpo femminile provocano un’alterazione della funzionalità in alcune regioni del cervello. In particolare, provocano un deterioramento dell’ippocampo, un’area coinvolta in modo cruciale nei processi cognitivi come la memoria, l’apprendimento di nuove informazioni e nei meccanismi della navigazione, oltre che nella regolazione dell’umore e delle emozioni.
Questo è quanto emerge da uno studio preclinico coordinato dall’Ateneo di Padova, in collaborazione con la Johns Hopkins University di Baltimora ed altre prestigiose istituzioni nazionali e internazionali nell’ambito del progetto europeo PINK (Marie Sklodowska-Curie Actions), pubblicato sulla rivista «iSCIENCE».
Lo studio ha evidenziato come, a seguito di attacchi violenti e reiterati, l’organismo femminile mostri una drastica ...
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