(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) i sintomi. Le differenze tra i sessi sono piuttosto comuni in psichiatria e includono la prevalenza, l’età di esordio, la risposta ai farmaci antipsicotici. E queste differenze hanno implicazioni per la diagnosi e la terapia. Per esempio, i disturbi dello spettro autistico compaiono di più nel sesso maschile, con un rapporto di 4 a 1, le ragazze tuttavia presentano sintomi più gravi. Anche la schizofrenia colpisce di più i ragazzi, con un rapporto di 1,7 a 1, e sono i maschi ad avere un esordio più precoce e più pesante. Nel caso del disturbo bipolare non ci sono grandi differenze nella prevalenza, ma le donne tendono ad avere un esordio più tardivo e sintomi più acuti.
I ricercatori di Cambridge hanno avuto a disposizione del tessuto corticale prefrontale di 593 individui con la schizofrenia, 253 con disturbo bipolare, 82 con autismo e in più 1.232 cervelli di individui senza una storia di disturbi psichiatrici come gruppo di controllo. Fra queste patologie, la maggiore differenza tra i due sessi è apparsa nel caso dell’autismo, un campo in cui maggiore è anche la diversità nella prevalenza. Come controprova, Xia e i colleghi hanno, poi, analizzato campioni di cervello post mortem di individui malati di depressione maggiore, che è un po’ più diffusa tra le donne. E stavolta si è visto che erano i maschi ad avere maggiori differenze nell’espressione genica.
Interpellato su questo studio di differenza genetica tra i due sessi, il dottor Giovanni Migliarese, primario di Psichiatria all’Ospedale di Vigevano (Pavia), trasporta questa indagine nel campo verso cui sta indirizzandosi la psichiatria: la medicina di precisione. Apripista di questa nuova modalità di intendere la diagnosi e la cura, vale a dire la medicina personalizzata, sempre più “tagliata su misura” del singolo paziente, è l’oncologia che ha fatto notevolissimi passi avanti in questa direzione e che fa da traino per le altre specialità. «Ci stiamo accorgendo che i fattori in campo, gli esiti dei trattamenti sono spesso diversi tra uomini e donne – sottolinea Migliarese. – Non solo medicina di precisione, ma parliamo anche di medicina di genere. Abbiamo ormai molti dati che ci segnalano che le cause, le manifestazioni cliniche, le risposte alle cure hanno specificità differenti rispetto al sesso».
Il medico cita l’esempio del diabete che ha ricadute più difficili per gli uomini così come la depressione colpisce di più le donne. Non è più possibile ritenere un sesso la fotocopia dell’altro, con pochi aggiustamenti. Pure nella cardiologia le diversità maschio-femmina si evidenziano sempre di più. «Anche nella psichiatria è questa la via da seguire – riprende il dottor Giovanni Migliarese – e questo studio sul diverso peso genetico nei due sessi rispetto a disturbi specifici rientra nella medicina di genere. Apre orizzonti».
Notizie specifiche su:
schizofrenia,
autismo,
Dna,
27/06/2024 Andrea Piccoli
|
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |
L’effetto positivo di bumetanide sui livelli di cloruro nei neuroni
I dati sull’incidenza sembrano stabili
Nuovo metodo per arrivare a una diagnosi precoce
Serve un peso genetico maggiore affinché manifestino sintomi
Efficace uno specifico ceppo di Lactobacillus reuteri
Nuovo protocollo per la sua valutazione
L’inibizione di GTF2l fa regredire i sintomi di una forma rara
Il sistema consente una diagnosi già a 2-4 anni
Diagnosi e trattamento in bambini e adolescenti
Sotto indagine i recettori mGlu5
Progetto italiano dimostra la validità dell’approccio
Meccanismo alla base del deficit di flessibilità nel comportamento sociale
Attivato un nuovo strumento per lo screening a distanza
Studio evidenzia il costante aumento dei casi per questo motivo
Il futuro della medicina molecolare e rigenerativa
Nuove prove sulle basi genetiche della malattia
Il ruolo dell’amminoacido atipico D-aspartato
Studio dimostra che lo screening precoce cancella il divario legato al sesso
L’ipotesi di un progetto di ricerca italiano