Una sorta di pacemaker del cervello per scongiurare le crisi epilettiche. È quello a cui intendono lavorare i ricercatori della Sissa di Trieste coordinati dal prof. Michele Giugliano, direttore del Neuronal Dynamics Lab alla Sissa.
Per il momento si è arrivati a un prototipo che registra l’attività elettrica con la quale le cellule del cervello comunicano fra loro.
«Le terapie sperimentali di frontiera oggi utilizzate per ristabilire o riparare le funzioni del cervello in caso di patologie neuronali consistono nel modulare o silenziare l’iperattività dei circuiti nervosi», spiega il professor Giugliano. «Tutto ciò può essere fatto con farmaci, con la manipolazione genetica o con degli impulsi elettrici, magnetici o ottici mirati. Il problema sono però gli effetti indesiderati, anche seri, dovuti al metodo che potremmo definire “innaturale” utilizzato per regolare l’attività delle ...
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