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alla 1° pagina..) al fumo e storia precedente di cancro ai polmoni.
«I pazienti sono poi stati randomizzati in due gruppi: AI o non AI. Nel primo le radiografie digitali sono state analizzate da radiologi con l'aiuto dell'AI, mentre nell'altro l'interpretazione è avvenuta nel modo consueto», riprende Goo, precisando che nel 2% dei partecipanti sono stati identificati noduli polmonari.
Il tasso di rilevamento è stato quindi dello 0,59% nel gruppo AI e dello 0,25% in quello senza. «Sebbene l'età avanzata e una storia pregressa di cancro ai polmoni o tubercolosi fossero associate a segnalazioni positive, né queste né le altre caratteristiche di salute hanno influenzato l'efficacia dell'AI», si legge nell'articolo.
Secondo i ricercatori, quindi, l’Intelligenza Artificiale potrebbe funzionare anche in presenza di patologie polmonari preesistenti o in pazienti già operati.
«Questi risultati suggeriscono che l'AI potrebbe davvero migliorare l'interpretazione della radiografia del torace, contribuendo a identificare il cancro ai polmoni in modo più efficace e in fase precoce», afferma Goo.
Fonte: Radiology 2023. Doi: 10.1148/radiol.221894
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02/03/2023 Andrea Piccoli
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