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I ricercatori hanno però individuato una finestra temporale durante la quale si può intervenire sulla risposta poliploide senza compromettere la sopravvivenza e prevenendo lo sviluppo della malattia renale cronica.
“La scoperta – spiega Paola Romagnani – rivoluziona completamente la visione della risposta adattativa del rene al danno e propone per la prima volta una potenziale terapia che permetta di mantenere la funzione renale residua, portando una nuova speranza ai pazienti colpiti da danno renale acuto”. Gli scienziati hanno testato l’efficacia di alcuni farmaci in grado di regolare la risposta poliploide e prevenire così la degenerazione della funzione renale. Ora partiranno studi clinici ad hoc che tenteranno di validare la terapia per l’uomo.
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22/12/2022 Andrea Piccoli
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