Un elettrocardiogramma al polso. Secondo uno studio italiano pubblicato su Jama Cardiology, infatti, gli smartwatch sarebbero in grado non solo di segnalare eventuali aritmie, ma anche di eseguire un elettrocardiogramma a nove derivazioni per la diagnosi precoce di infarto semplicemente posizionandolo sul torace del paziente.
In caso di un paziente con sintomi e indisponibilità di un elettrocardiogramma professionale, il medico o l’infermiere possono ricorrere allo smartwatch e diagnosticare così un eventuale infarto. A quel punto, se si interviene con un’angioplastica entro 90-120 minuti la mortalità si dimezza.
“Un Ecg tempestivo è fondamentale per la diagnosi di infarto, ma non sempre è prontamente disponibile in caso di sintomi sospetti; gli smartwatch, invece, sono al polso di un numero sempre più elevato di persone – spiega Carmen Spaccarotella della Divisione di Cardiologia e ...
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