Il testosterone non riduce il rischio di fratture

Il trattamento per l'ipogonadismo non ha effetti collaterali positivi

Gli anziani che assumono testosterone per trattare l'ipogonadismo non traggono benefici in termini di rischio minore per eventuali fratture. A dirlo è uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team della University of Pennsylvania guidato da Peter Snyder, che spiega: «Il trattamento con testosterone negli uomini con ipogonadismo migliora la densità e la qualità ossea, ma sono necessari studi con un campione sufficientemente ampio e una durata sufficientemente lunga per determinare l'effetto del testosterone sull'incidenza delle fratture».
Gli scienziati hanno esaminato il rischio di fratture in un gruppo di uomini di mezza età e anziani fra i 45 e gli 80 anni e con una malattia cardiovascolare preesistente, sintomi di ipogonadismo e due concentrazioni mattutine di testosterone inferiori a 300 ng per decilitro (10,4 nmol per litro) in campioni di plasma a digiuno ...  (Continua) leggi la 2° pagina

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