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alla 1° pagina..) però l’interessamento di fattori pro-infiammatori e sempre più prove portano alla luce anche l’ormai innegabile associazione tra questa malattia e il sovrappeso».
La ricerca, pubblicata su Plos Medicine, è stata coordinata dalla dott.ssa Mari Løset, che spiega: «L’incidenza della psoriasi in Norvegia pare essere più elevata della media mondiale. Le stime indicano che soffre di psoriasi tra il 2 e il 4 per cento della popolazione mondiale, ma in alcune aree del nostro Paese si supera il 10 per cento. E il numero di malati è in aumento».
A fare la differenza sarebbe il sovrappeso. Nelle persone geneticamente predisposte, avere qualche chilo in più favorisce l'insorgenza della psoriasi.
«Quanto più è elevato il BMI (il Body Mass Index, l’indice di massa corporea) tanto maggiori sono le probabilità di sviluppare la psoriasi - dice Løset -. Secondo i nostri calcoli il rischio sale del 9 per cento a ogni punto in più del BMI. Quello che resta ancora da capire è il meccanismo che sta alla base di questo legame fra obesità e chiazze sulla pelle».
«Non paiono più esserci dubbi invece sulla relazione pericolosa tra psoriasi, in particolare se di tipo moderato-grave, obesità e malattie metaboliche (quali dislipidemia, diabete e ipertensione arteriosa) che evidenziano il carattere sistemico della psoriasi (che non è solo una malattia cutanea) e la cui presenza spesso contribuisce ad aggravare il quadro clinico - commenta Fargnoli -. L’aumento dell’indice di massa corporea (BMI) e l’obesità sembrerebbero svolgere un ruolo significativo nell’insorgenza della malattia psoriasica e fra le ipotesi avanzate c’è il fatto che il tessuto adiposo produce ormoni e rilascia nel sangue le adipochine, molecole che facilitano uno stato di infiammazione generale nell’organismo».
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12/12/2019 Andrea Sperelli
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