(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) anche valori di centinaia di Bq/m3.
I ricercatori guidati dal dott. Aaron Goodarzi dell’Università di Calgary hanno scoperto che molti compatrioti assorbono ogni anno livelli elevatissimi di radiazioni nei polmoni semplicemente respirando l’aria di casa. Non a caso in Canada si registra uno dei tassi più alti al mondo di cancro dei polmoni.
«Per capire di che cosa parliamo si tratta di dosi di radiazioni note per aver causato tumori dopo l’incidente di Chernobyl. Questo potrebbe spiegare perché, anche se il consumo di tabacco canadese è tra i più bassi al mondo, i nostri tassi di diagnosi e di decesso per cancro al polmone sono tra i più alti al mondo», afferma il dottor Goodarzi, ricercatore che guida lo studio denominato Evict Radon, la ricerca nazionale portata avanti da anni sul gas cancerogeno nelle case canadesi e sulle strategie possibili per mitigare il rischio.
La ricerca suggerisce di intervenire rapidamente per scongiurare problemi di salute derivanti dall’esposizione al radon. Anche chi è stato esposto per anni al radon in casa può beneficiare di un vantaggio in termini di rischio di cancro agendo sull’esposizione al gas.
L’aspetto positivo è che la rilevazione del radon è abbastanza facile. Si usano delle piccole scatole con un frammento di plastica sul quale le radiazioni emesse dal radon lasciano tracce che poi vengono analizzate in laboratorio.
Questi dosimetri devono essere esposti per un anno negli ambienti dove si rimane più a lungo allo scopo di ottenere un valore medio rappresentativo. Nel caso in cui il valore sia di alcune centinaia di Becquerel al metro cubo si può intervenire per cercare di ridurre le concentrazioni di gas attraverso l’aspirazione dal suolo sottostante o affidandosi a sistemi di ventilazione meccanica controllata.
«Anche nel caso del radon, come per Sars-CoV-2, è fondamentale la ventilazione - spiega Giorgio Buonanno, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane - anche se con il radon non si conosce la sorgente e neppure le quantità di emissioni che possono variare nel corso del tempo. Possiamo ragionevolmente credere che un ricambio d’aria all’ora sia sufficiente per mettere l’ambiente in sicurezza anche se la somma tra polveri sottili e radon aumenta ancora di più il rischio di tumore al polmone, come abbiamo dimostrato in un lavoro del 2016».
Notizie specifiche su:
radon,
tumori,
gas,
24/10/2022 Andrea Sperelli
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |