Il morbo di Parkinson potrebbe aver origine nell’intestino e da lì diffondersi nel cervello attraverso il nervo vago, elemento che collega i due organi.
Ad avanzare la suggestiva ipotesi è uno studio pubblicato su Neuron e firmato da scienziati della Johns Hopkins University di Baltimora guidati da Ted Dawson.
Alcune ricerche in passato avevano evidenziato alterazioni del microbiota intestinale nei pazienti parkinsoniani e problemi intestinali quali la costipazione nel periodo che precede l’esordio della malattia.
I ricercatori hanno scoperto ora che nell’appendice si accumula la proteina alfa-sinucleina, quella responsabile dei danni prodotti dal Parkinson.
I medici della Johns Hopkins hanno iniettato la molecola nella pancia di un gruppo di topi, i quali hanno sviluppato il Parkinson nel giro di 7-10 mesi. Dall’intestino, la molecola si è diffusa accumulandosi nel cervello e ...
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