(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) degli studi clinici sull’allergia respiratoria a scarafaggi e roditori sono stati condotti negli Stati Uniti dove, per motivi legati agli ambienti di vita, molte case private ed edifici pubblici, come le scuole, sono altamente infestate favorendo così lo sviluppo dell’allergia soprattutto tra bambini e adolescenti. Al contrario, i dati relativi all’allergia a scarafaggi e roditori sono scarsi in Europa, con l’eccezione di alcune ricerche effettuate anni fa nel nostro Paese da AAIITO Campania.
Questi studi hanno accertato che il vivere in aree urbane a basso reddito, con alto inquinamento, abitazioni degradate e con scarso livello igienico, difficile accesso alle cure mediche e scarsa aderenza alle terapie costituiscono i fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di allergia a scarafaggi e roditori. Tuttavia, ciò non esclude eccezioni anche in aree urbane apparentemente “normali”.
Per verificare la frequenza con cui questa allergia si manifesta nelle aree urbane in Italia e i fattori di rischio che ne sono alla base, 16 centri di allergologia distribuiti su tutto il territorio nazionale e afferenti ad AAIITO (Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri) hanno intrapreso, per la prima volta, una ricerca che contemplasse la valutazione contemporanea dei tre animali “infestanti” nei pazienti adulti.
A novembre sono stati pubblicati sulla rivista Allergy i risultati di uno studio AAIITO dedicato a questo tema. Lo studio è stato coordinato dal Prof. Gennaro Liccardi (Università di Roma “Tor Vergata” e Synlab IRCCS-SDN Napoli), dalla Prof.ssa Maria Beatrice Bilò (Università Politecnica delle Marche) e dalla Prof.ssa Paola Rogliani (Università di Roma ‘Tor Vergata”). Nello studio, durato circa 6 mesi, sono stati esaminati nei vari centri italiani, 1556 pazienti consecutivi con diagnosi accertata di allergia respiratoria secondo le Linee Guida Internazionali. Di ogni paziente sono state registrate, grazie a un apposito questionario, le caratteristiche anamnestiche (es. fumo, familiarità allergica ecc.), cliniche (rinite, asma ecc.), l’esposizione ad animali domestici e le caratteristiche degli ambienti di vita. I risultati dello studio hanno evidenziato che l’allergia agli scarafaggi ha una frequenza non trascurabile pari all’8% dei pazienti esaminati (130 pazienti), meno rilevante, invece, è quella del topo (49 pazienti, 3%) e del ratto (20 pazienti, 1%). “Per fare una comparazione” sottolinea il prof. Gennaro Liccardi, autore tra gli altri dell’articolo e specialista allergologo AAIITO “l’allergia al cane è appena un po' più alta di quella dello scarafaggio (142 pazienti, 9%)”.
I fattori di rischio emersi dalla ricerca sono il vivere in ambienti degradati, il fumo di sigaretta, le muffe (come indice di ambienti umidi ed endotossine), l’allergia concomitante ad allergeni “simili” da un punto di vista strutturale, o co-abitanti dello stesso ambiente (scarafaggi, acari della polvere, roditori, animali domestici, in particolare il cane) correlano in maniera “fortemente significativa” con lo sviluppo dell’allergia agli “infestanti”.
“È verosimile, pertanto, che l’insieme di questi fattori possa essere alla base dei dati osservati non essendo emerso nessun fattore preminente rispetto ad altri” sottolinea il prof. Liccardi, “I risultati del nostro studio dimostrano che, anche in Italia, gli ambienti di vita con scarsi standard di pulizia ed elevato inquinamento favoriscono la sensibilizzazione allergica a scarafaggi, in misura più consistente, e roditori in misura più limitata”.
Poiché nessuno dei pazienti coinvolti nello studio era allergico “esclusivamente” agli allergeni degli animali infestanti non è stato possibile dimostrare il loro ruolo nell’indurre sintomi respiratori rispetto a quello svolto dagli altri allergeni come acari, pollini, epiteli animali ecc.
“Per poter arrivare a una diagnosi più accurata” precisa la Prof. Bilò “avremmo dovuto sottoporre i pazienti con positività cutanea agli infestanti a prelievo ematico per una diagnostica molecolare non praticabile ovunque e avremmo dovuto indagare gli ambienti di vita alla ricerca degli allergeni con particolari kit diagnostici di difficile reperimento ed attuazione pratica. Inutile dire che entrambe le tipologie di materiali diagnostici hanno prezzi di acquisto piuttosto elevati”.
Un’altra criticità legata a questo tipo di allergia sono le terapie. Il trattamento mirato, ovvero un “vaccino anti-allergico” comunemente impiegato per altri allergeni comuni, infatti, non è considerato ancora affidabile se impiegato contro gli animali “infestanti”.
Nel momento in cui, in un determinato paziente, si evidenziano condizioni ambientali e cliniche compatibili con rinite e/o asma da allergia a “infestanti” diventa indispensabile l’utilizzo, secondo le Linee Guida, di tutto l’armamentario terapeutico previsto per i soggetti affetti da rinite e/o asma. Tali terapie però, potranno avere un valore limitato se non si procede ad attuare radicali misure di bonifica ambientale, anch’esse previste in specifiche Linee Guida Internazionali. Tali misure prevedono il controllo dell’umidità, la riparazione delle crepe nei pavimenti, la rimozione di residui alimentari, l’uso di agenti chimici in grado di uccidere gli “infestanti” o anche trappole in grado di catturarli.
Lo studio condotto da AAIITO sottolinea l’importanza del ruolo del medico di base e dello specialista allergologo nell’indagare sulle condizioni di vita del paziente affetto da sospetta allergopatia respiratoria e in caso si presentassero le caratteristiche individuate, bisognerebbe ricercare l’allergia agli “infestanti” almeno con la diagnostica di base.
“Un’altra conclusione che si può trarre dai risultati del nostro studio e da quelli condotti in precedenza è l’aspetto “paradossale” di questa tipologia allergica che colpisce gli strati più poveri della popolazione urbana ma, per un tentativo di controllo dei suoi effetti, sarebbero necessarie procedure diagnostiche e di prevenzione ambientale che proprio quelle categorie di pazienti non possono permettersi”, conclude la Prof. Rogliani.

Notizie specifiche su: allergia, animali, infestanti, 09/02/2023 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

Uno spray per lo shock anafilattico

  • Uno spray per lo shock anafilattico Nuova modalità di somministrazione dell’adrenalina
    (Leggi)


Allergie stagionali

  • Allergie stagionali Le soluzioni naturali disponibili in farmacia
    (Leggi)


L’allergia alle arachidi si previene mangiandole

  • L’allergia alle arachidi si previene mangiandole Riduzione del rischio di oltre il 70 per cento per i bambini che le consumano
    (Leggi)


Allergie primaverili: 5 consigli utili

Una corretta idratazione per contrastare le allergie

  • Una corretta idratazione per contrastare le allergie L’acqua aiuta a combattere fastidi e reazioni allergiche
    (Leggi)


Nuove linee guida per la terapia immunologica orale

L’immunoterapia per le allergie inalatorie

  • L’immunoterapia per le allergie inalatorie Una linea guida clinica fornisce raccomandazioni nel merito
    (Leggi)


Rinite allergica in aumento fra i bambini

  • Rinite allergica in aumento fra i bambini Studio evidenzia una condizione cronica diffusa
    (Leggi)


Il cibo spazzatura aumenta il rischio di allergie

  • Il cibo spazzatura aumenta il rischio di allergie Ne facilita la comparsa in età pediatrica
    (Leggi)


Alla scoperta delle allergie stagionali

Un test del sangue per scovare le allergie

  • Un test del sangue per scovare le allergie Non basta il prick test per giungere a una diagnosi
    (Leggi)


Un cerotto contro l’allergia alle arachidi

  • Un cerotto contro l’allergia alle arachidi Nuova forma di immunoterapia per i bambini
    (Leggi)


Allergie in gravidanza, no agli spray nasali

  • Allergie in gravidanza, no agli spray nasali Insidie primaverili per le mamme in dolce attesa
    (Leggi)


Glutocorticoidi pericolosi per il feto

  • Glutocorticoidi pericolosi per il feto Effetti dannosi sul sistema cardiovascolare
    (Leggi)


Allergia alle proteine di trasporto dei lipidi

  • Allergia alle proteine di trasporto dei lipidi Gli effetti sulla popolazione pediatrica
    (Leggi)


Allergie, la convivenza con gli animali aiuta

  • Allergie, la convivenza con gli animali aiuta I neonati che vivono con cani e gatti mostrano un rischio inferiore
    (Leggi)


I nutrienti che combattono le allergie

  • I nutrienti che combattono le allergie Alcuni micronutrienti sono fondamentali per aumentare la tolleranza
    (Leggi)


Allergie, 5 consigli per superare la stagione dei pollini

  • Allergie, 5 consigli per superare la stagione dei pollini Le raccomandazioni degli esperti per sopravvivere al periodo peggiore
    (Leggi)


Boom di allergie, consigli per mitigare i sintomi

  • Boom di allergie, consigli per mitigare i sintomi Reazioni ai pollini anche in chi di solito non ne soffre
    (Leggi)