(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) a uno o più corsi. Attraverso appositi questionari, a quasi un anno di distanza dall’inizio delle attività, sono stati valutati i benefici riferiti a livello psico-fisico.
“Il progetto RE-START Cancer Care ha dimostrato di essere un’iniziativa di grande valore, in grado di apportare benefici significativi a livello psicofisico ai partecipanti e fornire una rete di supporto fondamentale”, afferma la prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di Fondazione IncontraDonna. “Tutte le attività hanno apportato giovamenti sotto il profilo mentale e relazionale, favorendo l’incontro tra persone che vivono e che hanno vissuto esperienze simili. Stiamo già lavorando per ottimizzare il progetto, vogliamo renderlo replicabile sul territorio nazionale, ampliare l’offerta dei corsi proposti e coinvolgere un numero sempre maggiore di pazienti”.
“La pratica clinica oncologica ha ampiamente dimostrato negli ultimi anni come i trattamenti debbano essere sempre più a misura del singolo paziente”, prosegue Andrea Botticelli, Responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I e Responsabile Scientifico del progetto. “Con RE-START Cancer Care abbiamo voluto proporre questo stesso approccio personalizzato ai bisogni specifici delle nostre pazienti. I risultati hanno soddisfatto gli obiettivi quali l’empowerment e la qualità di vita incidendo sugli aspetti pratici, fisici ed emozionali che possono causare disagio nelle pazienti. È stato inoltre confermato dai partecipanti quanto sia stato determinante svolgere i corsi al di fuori di contesti ospedalieri/sanitari al fine di allontanare il pensiero della propria malattia”.
“Lo spettacolo è frutto di un percorso di condivisione tra persone che stanno attraversando un momento di fragilità fisica ed emotiva”, aggiunge Francesco Giuffrè, regista e insegnante del corso di Teatro. “Dopo aver lavorato sull’esplorazione dei sentimenti, sull’ascolto dell’altro e di sé, la costruzione di un vero e proprio spettacolo è stato il naturale epilogo di questo viaggio. Tutto è messo al servizio del teatro. Il rispetto per lo spazio e per il ruolo dell’altro, l’ascolto e la condivisione delle emozioni sono i veri attori dello spettacolo che porteremo in scena”.
“Il canottaggio, oltre a offrire un ottimo allenamento, permette di immergersi nella natura, favorendo calma e serenità. Inoltre, migliora l’umore, promuove buone abitudini e un approccio sano alla vita quotidiana. Il suo valore sociale è uno dei principali benefici, poiché stimola l’interazione tra le persone: una barca si muove solo grazie al contributo di tutta la squadra”, conclude Nicoletta Alborino, Coordinatrice delle Attività Sportive della Fondazione IncontraDonna e vogatrice della squadra di RE-START Cancer Care.
Notizie specifiche su: arte, sport, seno, 20/01/2025 Andrea Sperelli


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