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alla 1° pagina..) di Alk in grado di ridurre significativamente il rischio di recidiva della malattia o di decesso” ha dichiarato Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche. “Questa approvazione rappresenta una svolta importante per i soggetti ad alto rischio di ricomparsa del tumore dopo l’intervento chirurgico. Grazie a questa nuova indicazione, i benefici rivoluzionari di alectinib possono essere estesi a un numero ancora maggiore di pazienti affetti da cancro al polmone Alk-positivo”.
Il tumore al polmone è una delle principali cause di morte oncologica in tutto il mondo. Ogni anno, 1,8 milioni di persone perdono la vita a seguito della malattia, il che si traduce in oltre 4.900 decessi al giorno su scala globale. Può essere classificato in due tipi principali: il carcinoma polmonare non a piccole cellule e il carcinoma polmonare a piccole cellule. Il Nsclc è il tipo più diffuso e rappresenta l’85% circa di tutti i casi. Attualmente, circa la metà di tutte le persone con cancro al polmone in stadio iniziale (45-76%, a seconda dello stadio della malattia) manifesta una recidiva del tumore dopo l’intervento chirurgico, nonostante la chemioterapia adiuvante. Trattare il cancro al polmone precocemente, prima che si diffonda, potrebbe contribuire a prevenire la ricomparsa della malattia e offrire ai pazienti le migliori possibilità di cura.
Come ricorda Filippo de Marinis, direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano e Presidente Aiot (Associazione Italiana Oncologia Toracica), nel caso del tumore al polmone Nsclc Alk-positivo in stadio iniziale, la chirurgia non sempre è pienamente risolutiva, in quanto persiste un alto rischio di recidiva, che può suscitare nei pazienti forti preoccupazioni per il proprio futuro. “La portata del beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia osservato nello studio Alina è senza precedenti e si mantiene invariata in tutti gli stadi della malattia. Effettuare tempestivamente il test per il biomarcatore Alk diventa più prioritario che mai, per identificare tutti i pazienti che potrebbero trarre beneficio da questa nuova e importante opzione terapeutica”.
È uno studio di fase III, randomizzato, con controllo attivo, multicentrico e in aperto. Nel trial alectinib ha ridotto il rischio di recidiva della malattia o decesso del 76% rispetto alla chemioterapia a base di platino in soggetti con Nsclc Alk-positivo in stadio da IB (tumore ≥ 4 cm) a IIIA (secondo il sistema di stadiazione Uicc/Ajcc, 7a edizione) completamente resecato. In un’analisi esplorativa è stato osservato un miglioramento della sopravvivenza libera da malattia a livello del sistema nervoso centrale. Un aspetto particolarmente importante per i soggetti con Nsclc Alk-positivo, che sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare metastasi cerebrali, rispetto a quelli con altri tipi di Nsclc. Non sono emersi elementi imprevisti relativi alla sicurezza. I dati sono stati pubblicati nel New England Journal of Medicine.
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11/06/2024 Andrea Sperelli
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