Ci hanno pensato i ricercatori dell’Università di Harvard ad approfondire la questione degli effetti psicologici della pandemia e delle conseguenti restrizioni sulla popolazione. Lo studio pubblicato su Brain Behavior and Immunity, coordinato dall’italiano Marco La Loggia, ha la particolarità di aver individuato un certo grado di neuro-infiammazione anche nel cervello di soggetti che pur non essendo stati affetti dal Covid-19 hanno subito lo stress delle restrizioni causate dal dilagare dalla pandemia.
L’eccesso di informazioni sull’andamento drammatico dei contagi, l’impossibilità di comunicare con gli amici, di scaricare lo stress con attività sociali ha determinato un aumento dei fattori infiammatori con conseguenze neuroinfiammatorie, come se avessero avuto una neuroinfiammazione causata da una malattia; la neuroinfiammazione è stata poi associata a sintomi clinici come fatica ...
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