L’insufficienza renale è tra le condizioni patologiche più diffuse e colpisce solo in Italia oltre 4 milioni di persone. Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Kidney Diseases (AJKD) riporta la scoperta di una mutazione genetica che predispone sia alla forma acuta che cronica della malattia.
A firmare il lavoro è il gruppo di ricerca del Paolo Manunta, direttore dell’area di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Raffaele di Milano e professore associato all’Università Vita-Salute San Raffaele. La scoperta potrebbe consentire in futuro di riconoscere i pazienti a rischio in entrambi i casi e di agire preventivamente, oltre ad aprire la strada allo sviluppo di nuove terapie personalizzate.
L’insufficienza renale può manifestarsi in diverse forme. La prima è la forma acuta, che può emergere a seguito di un’operazione chirurgica a cuore aperto: in questo tipo di intervento è ...
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